Cerca nel blog

mercoledì 28 ottobre 2015

Film Review: Submarine

Salve gente, se vedete accenti e apostrofi strani é perché sto scrivendo da una tastiera tedesca, da un computer tedesco, posizionato in un ufficio tedesco in Cruccolandia. Sono ancora qui nella fredda terra degli scandali automobilistici a far finta di fare un tirocinio. E sulla tastiera la Y e la Z sono inverititi. Non ci sono le lettere con l´accento e gli apostrofi sono inconsueti. Capite il mio disagio.

Bando alle ciance.Da un mese ho fatto l´iscrizione a Netflix perché mentre ero in metropolitana, lessi che il primo mese era gratuito. E quindi appena arrivata a casa mi sono iscritta e la mia lista dei TO BE SEEN é giá piuttosto lunga. Qualcosa peró ho giá terminato di guardare; tra le tante cose, The IT Crowd, telefilm britannico che mi ero sempre ripromessa di vedere ma per il quale non trovavo mai il tempo. E cosí ho guardato tutte le stagioni in due sere. Cosa c´entra col titolo della review di oggi? Niente, guardando the IT Crowd mi sono innamorata perdutamente di Richard Ayoade e sto recuperando tutta la sua filmografia (piú che altro di regista).

Fortunatamente su Netflix c´era il suo primo film da regista (dopo aver diretto moltissimi video musicali), per l´appunto Submarine tratto da un romanzo di Joe Dunthorne (che non ho letto, ma recupereró). E quindi ne volevo brevemente parlare.
La storia é molto semplice: Oliver, un ragazzino di 15 anni vive in questo paesino sperduto del Galles insieme ai suoi genitori, che sembrano attraversare una crisi nel loro matrimonio. A scuola, Oliver si innamora di Jordana, una ragazza all´apparenza piuttosto stronza che si rivela peró essere complessata e sensibile come tutti. Il film segue la storia d´amore tra Oliver e Jordana dal momento in cui nasce, in cui si sviluppa, in cui si spezza e si ricongiunge.

Il film mi é piaciuto molto sia dal punto di vista della regia (per niente banale, anzi, molto sperimentale: memorabile la scena del selfie con bacio sotto ai binari del treno), della fotografia, della colonna sonora (nonostante il mio odio innato per Alex Turner), della storia (e quindi dell´adattamento dal libro). Ma ho amato soprattutto le interpretazioni dei due giovani attori protagonisti: Craig Roberts e Yasmin Paige. Davvero molto talentuosi, hanno dato vita a due personaggi indimenticabili dallo stile molto Wes Andersoniano. Insomma, un piccolo gioiellino del cinema britannico, brought to you by the super talented and super duper cute Richard Ayoade.